[REWIND] Webinar: Piano di Transizione 4.0: agevolazioni ed incentivi per l’innovazione digitale.

Non hai avuto modo di partecipare al Webinar: “Piano di Transizione 4.0: agevolazioni ed incentivi per l’innovazione digitale” in collaborazione con il nostro partner Metisoft ?

Nessun problema!

Grazie alla videoregistrazione del webinar, potrai rivedere e approfondire tutte le novità previste dal Piano, degli strumenti a disposizione delle imprese per accedervi e approfondire il tema del recupero fiscale per gli investimenti nella trasformazione digitale.

Vi ricordiamo i NUOVI INCENTIVI della Legge di Bilancio 2021 : Piano Nazionale Transizione 4.0

Proroga e rafforzamento degli incentivi del Piano Transizione 4.0 esteso sino al 2022:
  • credito d’imposta beni materiali e immateriali generici e 4.0,
  • ricerca & sviluppo e innovazione,
  • formazione 4.0.
Importanti novità contenute nella Legge:
  • misure in vigore per gli investimenti di competenza 2021 e 2022
  • aumento delle aliquote agevolative, dei massimali di spesa, della tipologia dei costi ammissibili.
  • riduzione del periodo di compensazione
  • ampliate le spese agevolabili per il credito d’imposta formazione 4.0
  • ulteriori specifiche con riferimento a spese extra-muros ed intra-muros e quote di ammortamento
  • introdotto l’obbligo di asseverare la relazione tecnica per progetti di R&S e Innovazione, con lo scopo di assicurare maggiore certezza alle imprese sull’ammissibilità delle attività svolte e delle spese sostenute.

Ricerca & Sviluppo & Agricoltura

La legge di Bilancio 2021 (L. 78/2020) prevede la possibilità di usufruire del credito d’imposta per la ricerca e sviluppo anche per le IMPRESE AGRICOLE INDIVIDUALI e le SOCIETA’ SEMPLICI ovvero soggetti titolari di reddito fondiario che rientrano nel CAPO II (TUIR).

La legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019) individuava i soggetti beneficiari indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del «reddito di impresa». In questo modo la norma restringeva letteralmente la agevolazione ai soggetti rientranti nel capo VI del Tuir ed era preclusa per i soggetti titolari di redditi fondiari che rientravano nel capo II. Quindi le imprese agricole individuali e le società semplici rientrando nei redditi fondiari non potevano ambire al credito di imposta.

Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2021 il dato normativo resta sostanzialmente uguale ma non si fa più riferimento al reddito «d’impresa» ma «dell’impresa», quindi non rilevando il regime fiscale di determinazione del reddito, si può ritenere che dal 2021 il credito di imposta per ricerca e sviluppo competa anche a tutte le imprese che operano nel settore agricolo.

Resto al Sud: l’età massima estesa a 55 anni dalla Legge di Bilancio 2021

Resto al Sud, la Legge di Bilancio 2021 estende l’età massima da 45 a 55 anni.

Il comma 171 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2021 emenda la disciplina della misura, introdotta dal D.L. n. 91/2017 (Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno), volta ad incentivare la nascita di nuove realtà imprenditoriali ad opera di giovani imprenditori nelle regioni del Meridione e, in particolare, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nei settori:

  • industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)

La novità consiste nella possibilità di avere accesso all’incentivo fino all’età di 55 anni, ampliando così nuovamente, rispetto a quanto già previsto dalla Manovra 2020, la platea dei possibili beneficiari.

Resto al Sud copre il 100% delle spese, con finanziamenti che possono arrivare fino a:

  • a partire dal 19 luglio, 60.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale (l’importo originario di 50.000 euro è stato incrementato dalla legge di conversione del decreto Rilancio);
  • fino a 200.000 euro per le società composte da quattro soci.

Per tutte le iniziative imprenditoriali si prevede il 50% di contributo a fondo perduto e il 50% di finanziamento bancario agevolato. Anche quest’ultima è una delle novità introdotte in sede di conversione del decreto Rilancio, e si applica quindi dal 19 luglio 2020.